Il ruolo del saluto
È un esercizio di meditazione e come tale serve a sradicare schemi mentali negativi e ad assumerne di positivi. Vediamo quali…
Taoismo, buddhismo e kung fu
Ogni volta che si esegue il saluto si riconosce qualcosa di più grande di se, qualcosa di più importante: il maestro, i compagni, la pratica, il luogo di allenamento.
Il rispetto per questi oggetti non è innato; il saluto è l’esercizio per far sorgere questo aspetto mentale.


All’inizio e alla fine della lezione
L’orgoglio porta a ritenersi infallibili, perfetti, al di sopra di tutto, e il progresso nella sola tecnica può anche alimentare questo aspetto negativo!
Al Maestro e all’insegnante
È facile cadere nell’errore di pensare che il Maestro tragga vantaggio dal ricevere inchini ed altre manifestazioni di apprezzamento, ma la sua abilità sia come insegnante sia come praticante non verrà aumentata. L’unica cosa che può succedere è la gratificazione del suo ego… e questo non è un vantaggio.
In ultima analisi è l’allievo stesso a trarre beneficio dal rispetto per il proprio insegnante, poiché sarà più attento alle istruzioni, le ricorderà meglio accelerando quindi i tempi di apprendimento.

Il saluto tra praticanti
Senza compagno non potremmo allenarci, non potremmo imparare a mettere in pratica le tecniche.
Anche in questo caso il beneficio maggiore non è per chi riceve il saluto ma il praticante stesso, poiché si proteggerà dall’orgoglio e dall’arroganza. Non sarà invidioso dei compagni più bravi, e potrà persino trarre ispirazione da loro. Offrirà sempre un valido confronto a chi combatte con lui, e si potrà innescare un gioco di continuo superamento reciproco che porta a migliorare continuamente.

Il saluto alla pratica
Prima di eseguire una forma si pronuncia il nome o il numero di quella forma, come dire “so cosa sto facendo”. Si esegue un saluto per prendere l’impegno a rimanere focalizzati.
Rispettare la pratica porta ad allenarsi con cura, a ricordare le forme e i movimenti e a cercare di eseguirle con maggiore precisione. Aiuta a superare i momenti di pigrizia, i momenti difficili in cui ci sono ostacoli alla pratica (infortuni, impegni di lavoro o di famiglia). Se consideriamo importante la nostra pratica saremo disposti a superare tutte le difficoltà che incontreremo.
Le arti marziali nascono come tecniche di combattimento, e gli strumenti di “lavoro” in origine erano armi.
Il samurai che si inchinava alla propria spada sapeva bene che quello strumento non solo gli avrebbe salvato la vita ma era anche il mezzo per eseguire il volere del suo Signore. Un esempio riportato ai giorni nostri, forse dissacrante, è la preghiera al fucile fatta dalle reclute nel film Full Metal Jacket.
Il saluto al luogo
Rispettare il luogo di allenamento porta ad averne cura rendendo l’ambiente piacevole, e cosa più importante, induce anche a prestare attenzione al proprio comportamento almeno mentre ci si trova in quel luogo.
Conclusioni
Il rispetto che mostra al proprio Maestro lo potrà avere per tutti coloro che gli insegnano o gli hanno insegnato qualcosa.
Il rispetto che ha per i compagni di allenamento lo avrà per colleghi ed amici.
Il rispetto per il luogo di allenamento diventerà cura per l’ambiente in cui vive.